15 agosto 1769, nasce Napoleone Bonaparte

15 agosto 1769
NASCITA DI NAPOLEONE
Così racconta la sua nascita lo stesso Napoleone: "Tutti nascono anonimi come me, in una anonima Ajaccio, in un’anonima isola, in un anonimo 15 agosto, di un anonimo 1769, da due anonimi Carlo e Letizia Ramolino; solo dopo diventano qualcuno.
Siamo arrivati al 1769, l’anno in cui, mentre il nostro Cardinale si trovava in collegio, nascerà colui che lo porterà, suo malgrado, nella “Storia”: Napoleone Bonaparte.
Napoleone fu il suo destino” è il sottotitolo di questa ricerca, prendendolo in prestito dal Wichterich. Da questo momento le loro due vite correranno in parallelo, se così si può dire, perché esse si incontreranno e si scontreranno continuamente.
Nessuno di loro due ne uscirà alla lunga vincitore. Ma, se il “Corso” ne uscì, pur nella sua sconfitta militare, alla lunga vincitore con la fama che gliene derivò, per il nostro Cardinale invece fu già una vera fortuna l’essere sopravvissuto a Pio VII di soli 5 mesi.
Tutte le sue riforme, come vedremo in seguito, furono annullate e, per far meglio capire quanto siano state pericolose le sue riforme per i “Principi della Chiesa” suoi contemporanei, basti pensare che a distanza di 80 anni circa, Leone XIII, al quale fu domandato come mai il Cardinale Consalvi non ebbe dei voti alla morte di Pio VII, dopo i grandi servizi che aveva reso alla Chiesa, rispose: «Consalvi aveva durato anche troppo!».
Da quel momento in poi Il Cardinale cade praticamente nel totale “oblio storico”. Di lui nei libri di storia non si legge quasi niente! Alle volte rimango sorpreso di come ogni tanto qualcuno abbia trovato l’interesse di scrivere un libro su di lui. Si trattava sempre di semplici iniziative personali.
Quando iniziai, anni fa, la mia ricerca, mi accorsi che qualcuno mi aveva preceduto da poco negli archivi. Si trattava di un inglese, venuto apposta in Italia a fare le sue ricerche sul Cardinale, il quale poi le pubblicò in Inghilterra in un libro intitolato appunto “Il Cardinale Consalvi”. Ne rimasi molto sorpreso.
Fra poco saranno passati 250 anni dalla sua nascita. Riusciremo a farlo conoscere agli Italiani, come dice il Cassi, perché italiano, e perché “personaggio, che spicca notevolmente sopra gli altri” e “che ebbe parte non piccola nelle fortunose vicende dell’età napoleonica”?