Anita Garibaldi 27.1.2017

ANITA GARIBALDI

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Quante volte sarà accaduto di ricevere telefonate moleste, scherzi e tant'altro, specialmente se in quel momento si sta facendo una comoda e riposante pennichella.
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​Così è stato ieri, 27.1.2017, verso le 14,00, anche per il sottoscritto.
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"Pronto, parlo con Brunacci …? Sono Anita Garibaldi!"
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​Fortuna ha voluto che questa volta io abbia tentennato (non ero ancora ben connesso!) e non ho riattaccato.
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"Le telefono per la divisa di suo zio!"
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​"Cavolo!" ho risposto. No, l'ho solo pensato!
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Il fatto è che, in effetti, stavo cercando la divisa dello "zio di mio nonno" (ma avevano quasi la stessa età.
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​Mio zio Luigi, che tutti chiamavano "zio Enrichetto", nasce nel 1874 e, dopo una vita molto avventurosa, torna a Roma, subisce un bombardamento sulla sua villa di Frascati (dove perde tutti i suoi documenti) e muore nel 1963 in un ospedale a Roma.
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​Aveva una seconda figlia, che viveva a Genova (avuta da una ballerina del Metropolitna di New York), mentre un'altra figlia l'aveva avuta da Irene Ivers di Boston, ricca ereditiera.
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La seconda figlia alla sua morte accorre a Roma e, insieme ad una cugina (Annarella) che viveva a Roma, nell'aprire una cassapanca, scoprono una divisa garibaldina.
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​In effetti, zio Enrichetto raccontava sempre di essere fuggito dal collegio, dove l'aveva messo la madre Anna Panizza, levatrice della Roma Bene di allora, per andare ad arruolarsi in una legione garibaldina.
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​Anita Garibaldi, quindi mi telefona ieri per avere altre utili informazioni su zio Enrichetto, perchè non aveva trovato il suo nome nelle lista della Legione Ricciotti, che andò in Grecia nella guerra Greco-Turca.
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Anita Garibaldi mi spiega che vi erano altre due legioni garibaldine e che martedì, dopo aver fatto altri controlli, mi avrebbe telefonato.
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​Dimenticavo, la figlia di zio Enrichetto, prima di tornare a Genova, prende la divisa garibaldina e la porta al Museo garibaldino al Gianicolo.
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Io l'altro ieri avevo, appunto, inviato una mail alla Direttrice del detto Museo e, invece di ricevere una telefonata dalla Direttrice, la ricevo da Anita Garibaldi!
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​Rimane la spiegazione del perchè sto cercando che fine abbia fatto questa divisa. Il fatto è che quest'anno ricorrono i 150 anni dalla famosa Battaglia di Mentana e, visto che la mia Famiglia era presente sul territorio Mentanese quel giorno (3 novembre 1867) e, visto che mio nonno (che quel giorno aveva un anno) ed i suoi tre fratelli erano vicini di casa di Ezio, figlio di Ricciotti nel Pontino, ho pensato, appunto di trovare questa benedetta divisa garibaldina.
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​Riporto qui di seguito quanto ho scritto in questo sito sulla Battaglia di Mentana, su zio Enrichetto e sulla vicinanza di casa con la Famiglia Garibaldi.
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​- Luigi Brunacci "zio Enrichetto" (entrare nelle pagine private con la password).
La Battaglia di Mentana
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VICINI DI CASA

Nazzareno, mio bisnonno, che nel 1867 aveva solo un anno, dà vita al ramo più prolifico dei Brunacci di Mentana. A 21 mesi rimane orfano del padre.
Gli farà da padre il fratello Luigi, facendolo studiare e non facendogli mancare nulla, soprattutto durante il periodo militare passato in cavalleria.
Ho trovato nella biblioteca di Mentana, nell’archivio storico del servizio di leva, la sua scheda personale: fu "abile arruolato" il 19.8.1886 (estrae personalmente il suo nr. 40); fu trasferito in 1° cat. "per deficenza di contigente nella seduta del 21.8.1886"; parte per la scuola normale di Cavalleria nr.4216 il 9.11.1886. Aveva capelli "neri lisci", occhi "castagni", di colorito "bruno", di "dentatura sana" ed era alto m.1,69.
Al ritorno dal militare, Luigi e Nazareno lasciano la fattoria di Colleverde. Luigi va ad abitare a Mentana, mentre Nazareno, grazie alle conoscenze che aveva, andò a fare "il fattore" presso vari possidenti.
Incominciò proprio lì vicino: nella tenuta di Marco Simone dei Principi Brancaccio, poi con i Colonna ed i Ferri, ed in seguito si trasferì a Latina nella tenuta di Torre del Padiglione del Conte Emilio Massimo, Duca di Rignano, proprietario dal 27.4.1882 al 29.9.1906. Nel 1903, il 6 dicembre, Nazareno fece battezzare nalle parrocchia di Torre del Padiglione sua figlia Santa, nata l’11 agosto.
Nazzareno ci ha tramandato che, quando si trovava con la sua famiglia nella tenuta di Torre del Padiglione, i suoi figli da piccoli giocavano con Ezio, il nipote di Giuseppe Garibaldi. Ezio era figlio di Ricciotti. Infatti i Garibaldi avevano una tenuta proprio lì vicino, a Carano."
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Bene, ora aspettiamo che Anita Garibaldi ci porti martedì la buona notizia del ritrovamento della divisa garibaldina di "zio Enrichetto".