I “bozzetti” del Wicar

Domenica 20 dicembre sono andato a Perugia a trovare una zia (Lina Esposito Brunacci di 98 anni) che era ricoverata all’ospedale per una caduta con relativa frattura del femore.
Ne ho approfittato per entrare nella Galleria Nazionale dell’Umbria, sapendo che vi era un quadro del Cardinale dipinto dal Wicar (Lille 22.1.1762 – Roma 27.2.1834).
Grande è stata, invece, la mia sorpresa nel trovarmi di fronte ai bozzetti delle teste dei personaggi, dipinti dal Wicar nel quadro sul "Concordato" che si trova a Castel Gandolfo.
Tali bozzetti si trovano nella sala n. 40.
Essi facevano parte della collezione Carattoli.
Nel sito della Galleria Nazionale dell’Umbria si legge che:
"La sala n. 40 presenta una selezione delle opere più significative provenienti dalla collezione del perugino Luigi Carattoli che ne faceva dono al Comune di Perugia ed alla locale Accademia di Belle Arti nel 1894. La collezione era stata voluta dal padre Giuseppe, pittore e restauratore, già allievo a Roma e a Perugia di Jean Baptiste Wicar, cui fu legato da reciproca stima e amicizia, tanto da diventarne alla sua morte esecutore testamentario. Si giustifica così la presenza all’interno della collezione di opere del maestro neoclassico francese."
In Wikipedia leggo che il Wicar, alla sua morte, lasciò alla Société des Sciences, de l’Agriculture et des Arts di Lille la collezione di disegni accumulata in tutta la sua vita, composta di circa 1300 opere, soprattutto di scuola italiana, che ora arricchiscono il Musée des Beaux-Arts della città.
Tornerò un giorno a Perugia per fare delle foto ai bozzetti del Wicar e per donare alla Soprintendenza ed al Comune il libro sul Convegno tenutosi a Roma sul Consalvi.