I BRUNACCI NELL’ARCHIVIO STORICO DI CHIERI

ARCHIVIO STORICO DI CHIERI

ARTICOLO 143, PARAGRAFO 1
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vol. 75
quartiere ARENE 1
anno 1579
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DICHIARAZIONI DEI REDDITI
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al c. 156 troviamo CESARE, CARLO e AURELIO del fu MATTEO BRUNASSO
testimone LUDOVICO BRUNASSO loro zio.
22 febb. 1579
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al c. 167 troviamo ANTONIO BRUNASSO
9 dicembre 1580
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al c. 172 troviamo LUDOVICO BRUNASSO
22 febb. 1579
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al c. 172 troviamo FRANCESCO BRUNASSO
6 marzo 1579

vol. 77
quartiere ARENE 3
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al c. 1813 troviamo MATTEO BRUNASSO
(non si capisce la calligrafia, per cui non l’ho fotografato).


ARTICOLO 6, PARAGRAFO 37, n. 65
anno 1591
troviamo i fratelli BARTOLOMEO e CARLO DE BRUNAZZI

Trovo inoltre nel quartiere ARENE:

– Carlo, anno 1551, pag. 457;
– Giovannina, anno 1551, pag. 458;
– Matteo, anno 1551, pag. 454;
– ancora Matteo, anno 1551, pag. 107 
(in questo documento senbra di leggere che Matteo fosse figlio di Francesco).
– un’altro OBERTO, anno 1533, pag. 133;

Mentre nel quartiere VAIRO, trovo:
– Bartolomeo, anno 1563, pag. 76.

Per leggere i documenti originali sino ad ora trovati nell’Archivio Storico di Chieri, cliccare su: DOCUMENTI CATASTALI DEI BRUNACCI DI CHIERI.
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Se, in base a queste prime ricerche e se le date corrispondessero (cosa che verificherò in seguito, la prima bozza dell’albero genealogico dei Brunacci di Chieri, potrebbe essere la seguente:
1) Francesco De Brunacciis, vivente nel 1448 e nel 1461;
2) suoi figli: Matteo e Ludovico;
3) Matteo ha tre figli: Cesare, Carlo ed Aurelio.

Il problema, per ora, non è il seguito di quest’albero genealogico, anche se è importantissimo conoscere l’estinsione di questa famiglia a Chieri. Si è estinta per malattie o per discendenza femminile? o perchè qualcuno si è trasferito in altri luoghi?
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Importante è trovare il padre di Francesco!
Manca la dichiarazione dei redditi di Francesco perchè mi sono fermato nella ricerca nel momento in cui ho trovato, in un documento del 1455, Oberto De Brunacciis di Caramagna.
Ma Francesco nel 1455 risiedeva già a Chieri e nel 1448 aveva venduto dei suoi possedimenti.
Per cui vedrò l’anno prossimo di tornare a Chieri e chiudere finalmente questa ricerca.