l’Artaud ed il Sacramento del Sacerdozio

l’Artaud ed il Sacramento del Sacerdozio
A Porto d’Anzio, durante la sua malattia, il Cardinale ricevette molte visite dai suoi amici, tra i quali l’Artaud, il quale nelle sue memorie fa una strana affermazione.
Come testimone oculare di tutte quelle informazioni che ci ha narrato, ed anche come amico intimo dello stesso Cardinale, ci tramanda nella sua "Storia del Papa Pio VII" (2° libro, pag. 353, pubblicato nel 1838) che, nell’anno 1822 "Il Papa più che mai mostravasi affezionato al Cardinale Consalvi, il quale, sulle istanze di sua Santità, aveva ricevuto l’ordine del sacerdozio, i cui augusti doveri adempiva con zelo e con pietà, a malgrado delle grandi cure ch’esigevano le sue occupazioni politiche".
Si può affermare tranquillamente che il Cardinale non ha mai ricevuto l’ordine del sacerdozio.
Lo si può provare facilmente:
1)            Nelle “Memorie” del Cardinale, di cui l’Artaud non ne conosceva l’esistenza, alla voce “Le date della mia vita” egli non vi ha assolutamnete inserito questo importantissimo avvenimento, se fosse effettivamente avvenuto.
2)            Nel suo Testamento non ve n’è alcuna traccia.
3)            Tra le sue carte personali neanche.
4)            Ed in ultimo, se ve ne fosse stata traccia negli atti pubblici dello Stato del Vaticano, sarebbe sicuramente stato pubblicato dal Wichterich e da altri.
Si può restare sconcertati dall’Artaud. Egli non aveva alcun motivo di inventare che il Cardinale avesse ricevuto l’Ordine del Sacerdozio. Eppure l’ha fatto!
Insomma, sarà proprio lo stesso Cardinale, suo intimo amico, a smentire l’Artaud nelle sue memorie pubblicate 40 anni dopo la sua morte.
Sia l’Artaud che il suo traduttore, l’Abate Cesare Rovida, non potevano certo prevedere di venir smentiti dallo stesso Cardinale!
Il Cardinale si limita a scrivere:
"Dal dì 2 luglio 1815 fino al dì 20 agosto 1823 continuai ad essere Segretario di Stato e solo nel 1817 cambiai la Prefettura della Segnatura con la Segretaria dei Brevi di egual valore, vacata per morte del Card. Braschi, così avendo voluto Sua Santità.
A dì 2 settembre 1823 entrai nel Conclave, in cui fu eletto Sommo Pontefice Leone XII, il quale prese per Segretario di Stato il Sig. Card. della Somaglia, ed io passai ad abitare in Consulta nell’appartamento della Segretaria dei Brevi.”
Come si vede, dal 1815 alla fine del 1823, non vi alcuna traccia del Sacerdozio!
Altre volte ho, purtroppo, dovuto constatare altre citazioni errate da parte degli storici.