tornando al prof. Pietro Lanzetta

Secondo le ricerche del prof. Pietro Lanzetta, pur appartenendo le famiglie Brunacci di Pisa e quelle di Firenze allo stesso ceppo di commercianti, è più credibile l’ipotesi che il primo proprietario di Palazzo Fornai fosse del ramo dei Brunacci fiorentini.
Il prof. Lanzetta porta come prova lo stemma del “granchio con due stelle”, che si trova sopra l’arcata della porta di Palazzo Fornai, ex-Consalvi/Brunacci.
Il prof. Lanzetta infatti afferma:
“I Brunacci potrebbero essere arrivati esuli da Firenze a Toscanella nel 1530 circa. Già nel primo catasto, datato 1537-39, sono padroni di due case a S.Marco, con orto confinante con la chiesa di S. Matteo (via del Gallo, ora scomparsa). Possiedono anche vigne, terreni e canneti. Malgrado ciò, chi redige il catasto li chiama una volta Brunazzi e altre volte Brunacci; questo si spiegherebbe con la loro recente venuta a Tuscania. Nella loro prima casa (ora Fornai) anche nel rifacimento settecentesco viene conservato nel portale lo stemma dei Brunacci di Firenze, che vediamo ancora (il “granchio” è raro), mentre i Brunacci di Tuscania cambiano lo stemma pur conservandone gli smalti.”
I Brunacci, quindi, come afferma il Lanzetta, potrebbero essere arrivati a Toscanella nel 1530 ca. esuli da Firenze.
A conferma di ciò, cioè dell’esistenza a Firenze in quel periodo di una famiglia Brunacci avente come stemma il “granchio”, il Lanzetta cita il DIZIONARIO ARALDICO del Conte Piero Guelfi Camajani, Arnaldo Forni Editore, dove, a pag. 298-299, al n. 450 si legge:
Brunacci (Firenze). Di rosso al granchio montante d’argento, accompagnato da due stelle d’oro, una in capo e l’altra in punta.
Finalmente, dopo molti anni, sono riuscito a provare che l’ipotesi del prof. Lanzetta era giusta!
Più avanti nella sezione “Firenze” riporterò tutta la documentazione, ritrovata dal sottoscritto nell’Archivio di Stato ed al Galluzzo di Firenze, comprovante l’appartenenza dello stemma del “Granchio”, appunto, alla Famiglia Brunacci di Firenze.
Per ora mi limiterò a citare la ricerca, ritrovata dal sottoscritto nella Biblioteca Nazionale di Roma, del prof. Michele Popoff di Parigi, il quale si imbattè proprio in una famiglia dei Brunacci del “granchio con due stelle”, che ancora vivevano a Firenze a cavallo del 1600.
Répertoires d’héraldique italienne di Michel Popoff, Paris 1991.
Florence 1302-1700
F.18: Brunacci dal Ponte Asine 1602.
De gueules au crabe (granchio) d’argent
accompagné en chef et en pointe d’une étoile d’or.
Michel Popoff trova, nel 1595, la famiglia di Filippo Brunacci Buonaventura di Zanobi Brunacci e, nel 1602, la famiglia di Vincentio Brunacci di Niccolò di Ponte Asine, aventi lo stemma del “Granchio d’argento accompagnato in capo ed in punta da una stella d’oro”.
Lo stesso stemma, appunto, dei Brunacci di Tuscania.
A titolo di cronaca, anticipo che ancor oggi vive a Firenze l’ultimo discendente di questa famiglia: l’avv. Berto Brunacci, che ho avuto il piacere di conoscere e di visitare nella sua bellissima casa, alle cui pareti fanno mostra molte testimonianze di questa antica Casata.

Ho appena saputo dalla moglie che l’avv. Berto Brunacci, ultimo discendente dei Brunacci fiorentini del “Granchio“, ci aveva lasciati il 22.8.2008.