1803, Paolina Bonaparte

1803
PAOLINA BONAPARTE BORGHESE
Nel marzo del 1803 si riaccende il conflitto Francia-Inghilterra ed il 16 aprile 1803 viene firmato il Concordato tra lo Stato Pontificio e la Repubblica Cisalpina, costituita da Napoleone con Milano capitale.
Fu fatto l’altro Concordato con la Republica Italica, che, dal viaggio in fuori, mi costò una quasi eguale fatica che per effetto dei posteriori decreti del Vice Presidente Melzi e poi delle ordinazioni del Ministro del Culto ebbe lo stesso infelice esito.
Secondo il Cardinale anche il Concordato con la Repubblica Cisalpina ebbe lo stesso infelice esito del Concordato con la Francia, per colpa di leggi fatte a posteriori dal Vice Presidente Melzi, che andavano a vanificare quanto convenuto. Il Presidente era naturalmente lo stesso Napoleone.
Nell’anno 1803 non c’è molto da aggiungere, ma, dato che la mia ricerca non è solo prettamente storica, ne approfitto per parlare un po’ di Paolina, la sorella di Napoleone. Perché questo? Perché proprio nel 1803 la Paolina si risposa a Parigi con Camillo Borghese. Si tratta di un matrimonio naturalmente fortemente voluto da Napoleone, perché così potrà egli entrare legalmente in possesso di una buona parte della “raccolta Borghese”.
Paolina Bonaparte, prima Leclerc, ed ora Borghese lascerà quasi subito il marito Camillo per darsi alla bella vita frequentando i migliori salotti italiani. Proprio recentemente è stata restaurata la sua bellissima villa che si fece costruire a Viareggio.
A Pisa e a Firenze, Paolina frequentò il salotto (A21) di Elena Mastiani Brunacci (1770-1849), l’affascinante e chiacchieratissima contessa Elena, dama di corte di Elisa Bonaparte Baciocchi a Lucca, l’altra sorella di Napoleone, e poi, dei Lorena a Firenze.
I Mastiani-Brunacci di Pisa furono insigniti del titolo di “Conti dell’Impero” nel 1800 dall’Imperatore Napoleone Bonaparte. Essi, oltre che a Pisa, avevano una villa anche a Firenze, oggi Villa Santa Margherita, sulle propaggini dei colli che circondano la città verso Montici e Gamberaia. Di origine trecentesca e proprietà dei Serristori, la villa era passata nel corso dei secoli ai Brunacci-Mastiani e poi, in ultimo, ai Dufour-Berte. Oggi è sede dell’Istituto Ortopedico Toscano "Pietro Palagi".
Così racconta di essa Donna Cristina Scotto, moglie del Principe Andrea Corsini, “Elegantissima, com’era, Paolina seguiva le mode. Una sera comparve in quella casa con un vestito di cashemere bianco ricamato in oro. Portava i capelli divisi sulla fronte a quattro ricci; sulla testa una piccola cuffia. Bianca trasparente, pareva una silfide, tutta smorfie, complimenti e dolci parole: amava e si faveva amare.”
Nel 1825, a soli 45 anni morirà proprio a Firenze nella villa del marito Camillo Borghese, dopo essersi riconciliata con lui, ma dopo essere stata lasciata dal suo ultimo amante, il musicista Giovanni Pacini, con il quale aveva vissuto negli ultimi due anni.
Il finale fu degno di una principessa. Annota il biografo: “Il 9 giugno 1825, sentendosi vicina a morire, si fece abbigliare nel suo splendito vestito di Corte. La chioma venne acconciata come per un ballo imperiale alle Tuileries e la cipria e il rossetto colorirono il suo viso che aveva perduto il bell’incarnato naturale. Le braccia, il collo e il petto, erano coperti di perle e diamanti. Chiese uno specchio ed osservò la sua immagine per l’ultima volta. Quando la morte sopraggiunse, lo specchio lo stringeva in pugno.”

    Se si vuole sapere qualcosa di più su Paolina e Napoleone, qualcosa a noi assolutamente sconosciuto, consiglio di leggere le memorie del Fouché.