1815- Testamento di Lorenzo Consalvi di Supino

TESTAMENTO
di Lorenzo Consalvi di Supino
26/5/1815
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Archivio di Stato, notaio Gallesani, dei 30 notai capitolini, anno 1818, uff. 19.
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Io sottoscritto Lorenzo Consalvi di Supino Diocesi di Ferentino in Campagna, sano di mente e di tutti gli altri sentimenti del corpo, volendo prevenire il caso della mia morte, testo e dispongo come appresso.
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Raccomando primissamente l’Anima mia al Sommo Iddio mio Creatore, acciò divisa dal corpo si degni concederle un eterno riposo.
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Il mio corpo, divenuto Cadavere, voglio abbia ecclesiastica Sepoltura, ove lascerò detto al mio Confessore in voce e in iscritto; e rispetto al funerale ordino e voglio, che l’infratta mia Erede debba farmi cantare Messa cantata, celebrare messe colla somma di scudi 100, compresa l’associazione del mio cadavere ed altro.
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A titolo di Legato, lascio al Sig. Luigi Astrei annui scudi centoventi vita sua natural durante, pagabili in rate semestri posticipate.
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Per simil titolo, lascio alla Sig.ra Anna Astrei Sermini annui scudi centoventi di lei vita sua natural durante, pagabili come sopra.
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Per simil titolo, lascio alli due figli di Sig.ra Anna Astrei Sermini per una sol volta scudi cinquecento per cadauno, da pagarglisi dall’infra mia Erede allorchè prenderanno stato.
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Per simil titolo lascio alla Sig.ra Elisabetta Giunchi, mia nipote, per una sol volta scudi cinquecento, da pagarglisi come sopra, allorchè prenderà stato, ovvero sarà giunta all’età di 25.
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Li beni che esistono al presente a favore della Cappellania di Supino Patronato della Casa Consalvi, voglio che restino come si trovano attualmente, lasciando la nomina all’infratta mia Erede colle medesime facoltà.
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A simil titolo, lascio al venerabile Arciprete di S. Spirito in Sassia il solito scudo pensione sol volta.
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In tutti e singoli miei beni, mobili, stabili, crediti … … in qualunque luogo posti ed esistenti, istituisco mia Erede universale la Sig.ra Antonia Miniconzi Bavari, coll’obbligo di doversi assumere il cognome Consalvi, e col peso oltre della soddisfazione di scudi legati, di farmi celebrare due Messe la settimana nella mia Cappella di S. Antonio di Padova in Supino in perpetuo.
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Dichiaro che tutti gli argenti di mia pertinenza rimangono esclusi, volendone disporne in vita.
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Esecutore Testamentario eleggo e deputo il Sig. Giuseppe Ferrarini Romano, mio carissimo Amico, pregandolo di gradire la somma di scudi cinquanta, che gli verrà pagata dall’infra mia Erede, per la briga di tale incarico.
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Item lascio alla Sig.ra Serafina Corsi Pennetta a titolo di legato, e per una sol volta, scusi cinquanta.
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Dichiaro inoltre, che in caso di morte del sig. Ferrarini, do ad esso la facoltà di nominare altro Esecutore Testamentario a suo piacere.
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Così testo e dispongo.
Roma, questo dì 26 Maggio 1815.
Lorenzo Consalvi
ed i testimoni

COMMENTO A QUESTO DOCUMENTO
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Vedere le FOTO di questo documento, del certificato di morte e del 2° testamento.
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Vediamo di mettere in risalto alcuni punti di questo documento:
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1) Ripetiamo che siamo nel 1815 ed il Card. Ercole Consalvi, dopo la prigionia in Francia e dopo il Congresso di Vienna, torna a Roma; che questa volta il Notaio Gallesani riceve Lorenzo Consalvi nel suo ufficio, al contrario del Notaio Giraud che lo ricevette in casa di Don Pietro Paolo Pomponi.
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2) Notiamo che le firme di Lorenzo Consalvi, poste sul documento di consegna del testamento e nel Testamento stesso, sono uguali.
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3) trattasi, però di una firma “insicura” e “totalmente diversa” da quella che si legge all’inizio del Testamento: “Io sottoscritto Lorenzo Consalvi di Supino …”. Chi ha scritto il Testamento non è la stessa persona che lo ha firmato!
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4) il Notaio Gallesani afferma che il 26.5.1815 Lorenzo Consalvi di Supino si è recato nel suo ufficio e … ” ha consegnato a me Notaro un foglio chiuso e sigillato“. Anche il Testamento è datato 26.5.1815. E’ stato cioè compilato lo stesso giorno in cui è stato consegnato al notaio!
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CONTINUAMO ORA A LEGGERE QUANTO E’ SCRITTO NEL TESTAMENTO:
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5) “sano di mente e di tutti gli altri sentimenti del corpo“, così inizia il Testamento. La firma insicura, la necessità di fare testamento prima da minorenne e poi appena maggiorenne, e la morte avvenuta a distanza di soli 3 anni, dimostrano che Lorenzo Consalvi non era “sano … di tutti gli altri sentimenti del corpo“.
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6) Lorenzo Consalvi ha una nipote sicuramente minorenne, perchè egli afferma che avrà diritto all’eredità solo quando si sposerà (allorchè prenderà stato), oppure quando diverrà maggiorenne (all’età di 25 anni). Ora abbiamo la prova che nel 1815 si diventava maggiorenni a 25 anni.
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7) Lorenzo Consalvi di Supino nomina “Erede universale la Sig.ra Antonia Miniconzi Bavari, coll’obbligo di doversi assumere il cognome Consalvi“. Questo è il punto cruciale! Bisogna assolutamente trovare la sig.ra Antonia Miniconzi Bavari, ora Consalvi, e vedere se ha un figlio di nome Agostino.
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8) dobbiamo cercare la signora Antonia Miniconzi Bavari prima a Supino, dove ha il compito di far “celebrare due Messe la settimana nella mia Cappella di S. Antonio di Padova in Supino. Ora sappiamo anche in quale Chiesa di Supino dobbiamo cercare. A Supino vi sono 3 chiese antiche. In una di queste vi dovrebbe essere una Cappella dedicata a S. Antonio di Padova.

PRO-MEMORIA per future ricerche:
– negli archivi parrocchiali di Supino.
– nell’archivio delle Parrocchie storiche romane a S. Giovanni.
– nell’archivio di Stato (notaio Giraud).
– nell’archivio di Propaganda Fide, per cercare di capire del perchè il Card. Ercole Consalvi, al momento della sua morte (1824) aveva presso di sè il contratto di affitto stipulato nel 1813 tra il Colonna e Lorenzo nei suoi possedimenti a Supino.