Dalla cronologia dei Savoia

Nella pubblicazione del Conte Senatore Luigi Cibraio:
ORIGINE E PROGRESSI
DELLA MONARCHIA DI SAVOIA
SINO ALLA COSTITUZIONE DEL REGNO D’ITALIA
Parte I Storia ; parte II Specchio cronologico
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a pag. 254 leggiamo:
"Carlo V annovera tra i Conti Palatini Bartolommeo Brunacci di Chieri, Tesoriere di Beatrice, Duchessa di Savoia".

A questo punto, forse, è meglio aggiungere quella parte di storia di Chieri, riguardante questo periodo.
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Da Wikipedia:
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Con i Savoia dopo il 1418 [modifica]

Un cambiamento importante avvenne nel 1418 con la morte del principe Ludovico di Savoia-Acaia, ultimo della sua linea. I domini sabaudi tornarono allora sotto un unico signore, Amedeo VIII. A partire da quell’anno la storia di Chieri si integra con quella dello stato sabaudo, ma dopo il momento di Amedeo VIII, visse una crisi destinata a durare per oltre un secolo fino ai tempi di Emanuele Filiberto. Nonostante le guerre Chieri vide il rifiorire dell’attività economica. Fin dal XIII secolo l’industria tessile era stata una delle principali risorse economiche della città e nel 1482 i produttori di tessuti si unirono della "Università dell’arte dei Fustagneri".

Nel settembre 1484 Carlo VIII re di Francia attraversava le Alpi facendo tappa a Chieri, diretto a sud della penisola. La guerra portò con sé la peste, e Chieri non ne fu certo immune. e migliaia furono i morti. Finalmente il 24 luglio, 1533 venne sancita una pace interna al comune,ponendo fine al conflitto che vedeva allora esponenti della nobiltà chierese contro la Società di San Giorgio.

Nel 1535 dopo un breve periodo di pace, la guerra tra Francesco I re di Francia, e l’imperatore Carlo V, re di Spagna, riprese e i tentativi compiuti da Carlo III di Savoia di rimanere neutrale furono vani, scegliendo l’alleanza con il re di Spagna, e così nello stesso anno truppe francesi invasero il Piemonte. Sarebbero stati necessari 30 anni al ritorno della pace. Il ducato era devastato da mercenari e soldati fuggiaschi che radevano al suolo ogni cosa incontrata. Fu un fosco periodo per Chieri. Dopo un tira e molla tra francesi e spagnoli, il 10 agosto, 1557 il giovane duca Emanuele Filiberto, succeduto a Carlo III sgominò i francesi costringendoli alla pace, stipulata a Cateau-Cambresis il 3 aprile 1559. Il 12 dicembre 1562 Chieri era definitivamente libera.