1700 – Inno a S. Nicola Patrono di Mentana

1700
DIVO NICOLAO PATRONO HYMNUS
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Nel fare delle ricerche storiche sui nostri antenati mentanesi, mi sono inbattuto in un INNO dedicato al Patrono di Mentana, San Nicola.
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Lo si trova nel registro dei Battesimi, anno 1700, l'anno del Giubileo (1).
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​Esso è scritto tutto in latino.
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Spero, in seguito, di trovare il tempo per trascriverlo e di allegarvi l'eventuale traduzione.
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Per leggerlo, cliccare su: DIVO NICOLAO PATRONO HYMNUS
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(1) Il sedicesimo Giubileo

Il sedicesimo Giubileo fu indetto dal papa Innocenzo XII con la bolla Regi saeculorum del 18 maggio 1699. Purtroppo il Papa era malato di podagra e non poté aprire di persona la Porta Santa di San Pietro, né vederne il compimento. All'apertura della Porta Santa il Natale del 1699, il palco d'onore spettò all'ex regina di Polonia, vedova di Giovanni Sobieski; era presente anche l'ultimo duca di Firenze, Cosimo III.

In occasione di questo Giubileo Innocenzo XII fece costruire nel palazzo Giraud Torlonia un ospizio per i sacerdoti poveri, specie quelli cacciati dall'Irlanda. Purtroppo il papa morì il 28 settembre del 1700. Così fu eletto come nuovo Papa Clemente XI che, dopo aver chiuso la porta la vigilia di Natale del 1700, estese l'indulgenza giubilare a tutto il mondo cattolico. Questa fu la prima volta che la porta santa fu aperta da un Papa e chiusa da un altro.

Nel XVIII secolo il pellegrinaggio entrò nuovamente in crisi a causa dei rigori giansenisti e delle logiche statalistiche dell'assolutismo monarchico. Nonostante tutto l'affluenza di pellegrini a Roma fu tale che alcuni scrittori dell'epoca paragonavano Roma a Parigi. Inoltre nel marzo del 1700, dato che a Roma si trovavano grandi masse di pellegrini, Innocenzo XII, pur essendo gravemente malato, impartì la benedizione solenne dal balcone del Quirinale.

Oggi, primo gennaio 2019, ho avuto la grandissima soddisfazione di veder pubblicato l'Inno a S. Nicola, che riscoprii anni fa e che diedi da tradurre a Don Marchetti , storico di Palombara, per fare una sorpresa all'attuale Parroco di Mentana, Don Domenico.
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Vedo che, però, è stata pubblicata solo la traduzione della prima parte. Speriamo vi sia un seguito.

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TRADUZIONE INNO S. NICOLA
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Vedo anche, con grandissimo mio dispiacere, che nel Calendario a S. Nicola, dove appunto l'INNO è stato pubblicato, non vi è alcun riferimento al sottoscritto e che, leggendo il ringraziamento finale nei confronti di uno storico mentanese, autore dei riferimenti storici contenuti nel calendario, il merito di averlo ritrovato e pubblicato sembra andare tutto a lui. Che peccato!
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Questo episodio mi ricorda il detto "uovo di colombo"!
Conoscete il perchè si dice "uovo di Colombo?"

Eco la risposta:
"Dopo il suo ritorno dalle presunte Indie nel 1493, Colombo fu invitato a una cena in suo onore dal cardinale Mendoza. Qui alcuni gentiluomini spagnoli cercarono di sminuire la sua impresa dicendo che la scoperta della via di occidente per le Indie non sarebbe stata poi così difficile e che chiunque avrebbe potuto riuscirci se avesse avuto i suoi mezzi. Udito questo, Colombo si indignò, e sfidò i nobili spagnoli in un'impresa altrettanto facile: far stare un uovo dritto sul tavolo. Ognuno di loro fece numerosi tentativi, ma nessuno ci riuscì e rinunciarono all'impresa. Si convinsero che si trattava di un problema insolubile e pregarono Colombo di dimostrare come risolverlo, cosa che lui fece immediatamente: si limitò a praticare una lieve ammaccatura all'estremità dell'uovo, picchiandolo leggermente contro lo spigolo del tavolo. L'uovo rimase dritto. Quando gli astanti protestarono dicendo che lo stesso avrebbero potuto fare anche loro, Colombo rispose: «La differenza, signori miei, è che voi avreste potuto farlo, io invece l'ho fatto!»."
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Anche con l'Inno a S. Nicola è avvenuta la stessa cosa.
Molti l'hanno visto, dato che stava lì da ben 300 anni!.
Nessuno, però, l'ha mai messo in risalto!
Nessuni l'ha mai usato!
Mi sembra quasi di sentir dire: "Si lo so, lo conosco!"