1849, REPUBBLICA ROMANA, ANNO I, A MENTANA
Ringrazio il prof. Lucio Cantagalli per avermi trovato un documento unico.
Si tratta di una riunione di capifamiglia di Mentana chiamati ad eleggere, l’11 marzo 1849, il Consiglio comunale.
La Repubblica Romana era nata appena un mese prima: il 9 febbraio.
In questa lista di capifamiglia troviamo Giovanni Brunacci, nato il 4.8.1811 ed arrivato a Mentana il 10.11.1839, dieci anni prima. Aveva 38 anni.
Giovanni Brunacci, capostipide di tutti i Brunacci mentanesi, era partito da Osimo con il fratello Gioacchino, nato il 12.9.1819, il quale si era trasferito, però, a Roma, nel Palazzo del Marchese Cesare Costa di Macerata, nei pressi del Quirinale.
Inserirò questo documento, composto di sole due pagine, nella Galleria fotografica, dove i miei concittadini mentanesi potranno trovare anche i nominativi dei loro antenati.
Segue una breve storia della REPUBBLICA ROMANA del 1849 presa da Internet/Wikipedia:
La Repubblica Romana del 1849 (nota anche con la denominazione di Seconda Repubblica Romana, per non confonderla con quella di epoca napoleonica) fu uno stato sorto a seguito di una rivolta liberale che nei territori dello Stato pontificio estromise Papa Pio IX dai suoi poteri temporali. Fu governata da un triumvirato composto da Carlo Armellini, Giuseppe Mazzini ed Aurelio Saffi.
La piccola repubblica, nata nel contesto dei grandi moti del 1848 che coinvolsero tutta Europa, ebbe come quest’ultimi vita breve (5 mesi, dal 9 febbraio al 4 luglio), a causa dell’intervento della Francia che ristabilì l’ordinamento pontificio. Tuttavia quella della repubblica romana fu un’esperienza significativa nella storia dell’unificazione italiana, vide l’incontro e il confronto di molte figure di primo piano del Risorgimento accorse da tutta la Penisola, fra cui Giuseppe Garibaldi. In quei pochi mesi Roma passò dalla condizione di stato tra i più arretrati d’Europa a banco di prova delle nuove idee liberali che allora si diffondevano nel continente, fondando la sua vita politica e civile su principi (quali, in primis, il suffragio universale maschile, l’abolizione della pena di morte e la libertà di culto) che sarebbero diventate realtà in Europa solo circa un secolo dopo.
L’improvviso voltafaccia di Papa Pio IX nei confronti dell’alleanza dei regnanti italiani contro l’Austria (prima guerra di indipendenza, 1848) aveva creato un sentimento di diffidenza e di malcontento popolare all’interno dello Stato della Chiesa. Dopo l’assassinio del Capo del Governo Pontificio, Conte Pellegrino Rossi, sul Colle Vaticano il 15 novembre 1848, si produssero una serie di eventi che portarono alla proclamazione della Repubblica Romana, fra cui manifestazioni di piazza e moti popolari, compreso un tentativo di assalto al Palazzo del Quirinale. Il Papa Pio IX, sentendosi minacciato, fuggì da Roma nella notte del 24 novembre 1848, rifugiandosi a Gaeta. Nella giornata del 9 febbraio 1849 avvenne la proclamazione della Repubblica Romana, guidata da un triumvirato costituito da Giuseppe Mazzini, Aurelio Saffi e Carlo Armellini ed all’emanazione del Decreto Fondamentale del nuovo Stato. Il 28 aprile 1849 sbarcano a Porto d’Anzio 600 bersaglieri lombardi al comando di Luciano Manara.
Dopo un assedio durato un mese, e nonostante molti episodi di valore da parte dell’esercito repubblicano e dei volontari capitanati da Giuseppe Garibaldi, fra cui la leggendaria difesa del Gianicolo, la repubblica venne soppressa dai francesi il 3 luglio 1849. Garibaldi sarà costretto a fuggire verso Venezia con Anita malata e un pugno di volontari (fra cui Ciceruacchio), mentre Mazzini, Pisacane e gli altri fondatori della Repubblica fuggivano direttamente all’estero. Da quel momento, Roma cadrà in una sorta di “attesa”, senza più movimenti indipendentistici, fino alla sua liberazione il 20 settembre 1870.
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Decreto fondamentale della Repubblica Romana
Decreto fondamentale della Repubblica Romana
Bandiera della Repubblica Romana del 1849 secondo il modello del Museo del Risorgimento di Milano
· Art. 1: Il papato è decaduto di fatto e di diritto dal governo temporale dello Stato Romano.
· Art. 2: Il Pontefice Romano avrà tutte le guarentigie necessarie per l’indipendenza nell’esercizio della sua potestà spirituale.
· Art. 3: La forma del governo dello Stato Romano sarà la democrazia pura e prenderà il glorioso nome di Repubblica Romana.
· Art. 4: La Repubblica Romana avrà col resto d’Italia le relazioni che esige la nazionalità comune.
· Assemblea Costituente Romana. Roma, 9 febbraio 1849. Un’ora del mattino. Il Presidente G. Galletti