La maestra BRUNACCI CORISMA

Chi conosce la maestra BRUNACCI CORISMA di BEVAGNA (Perugia)?


Documento d’archivio di Sambucetole, nel Comune di Amelia:
Nell’anno scolastico 1940-1941 insegna la maestra BRUNACCI CORISMA, in servizio nella scuola di Sambucetole dal 1939, nata a Bevagna nel 1901 e diplomata ad Assisi nel 1920, la quale il 16 ottobre scrive nella cronaca del registro che è iniziato l’anno scolastico augurato con solennità, il 28 ottobre ha commemorato in classe la marcia su Roma ed il 4 novembre l’anniversario della vittoria. Il 15 novembre la maestra scrive di seguire con grande interesse ed ansia i fatti odierni della guerra, che comunica alla scolaresca. Il 3 dicembre è annotata che la frequenza degli alunni è abbastanza regolare, vengono infatti volentieri a scuola e le famiglie tengono al loro profitto.Il 17 dicembre è annotata la scarsa frequenza a causa della rigidità del freddo, del vento e della neve. A gennaio c’è stata scarsa frequenza degli alunni a causa del freddo, delle neve, delle piogge continue, per cui lo svolgimento del programma è stato ostacolato. Alla fine del mese gli alunni ricominciano a frequentare, vengono quasi tutti e sono puntuali. La maestra legge tutti i giorni gli alunni il bollettino della guerra spiegandolo e cercando sempre di destare maggiore interesse in essi. A febbraio si verificano molte assenze tra gli alunni a causa dell’influenza ed il 24 di questo mese la maestra si è recata a Terni ad ascoltare il discorso del duce riferendone il contenuto alla popolazione. Il 12 marzo la maestra scrive che finalmente tutti gli alunni hanno la divisa ed il sabato le fa proprio piacere vederli “vestiti di un’unica uniforme che dà loro maggior grafica”. A marzo lo svolgimento del programma procede con regolarità, la classe terza è un po’ scadente, la classe seconda discreta e migliore la classe prima. In questi ultimi mese di tempo buono che permetterà agli alunni di frequentare con assiduità, spera di intensificare il lavoro e di ottenere maggiori risultati. Nel mese di aprile la maestra segue con interesse e piacere con i suoi alunni i fatti della guerra e la caduta della Jugoslavia.  Il 28 aprile la maestra, avvicinandosi la fine dell’anno scolastico, pensa alla proficuità del suo lavoro, ha lavorato molto ed ha incontrato delle difficoltà che ha potuto superare, si è trovata bene soprattutto nella classe prima e seconda. Il 15 maggio è terminata la scuola, la maestra ha consigliato agli alunni di lavorare anche durante le vacanze ed una volta la settimana li terrà informati dei fatti della guerra. Il 17 maggio è stata celebrata una messa dai giovani fascisti del paese in onore del protettore S.Clemente. Il 22 maggio il direttore didattico ha tenuto una conferenza alla presenza dei genitori, illustrando la necessità della collaborazione della famiglia nell’opera educativa,lo scopo ed i fini  della guerra e come tutti dobbiamo concorrere alla vittoria.nella relazione finale del registro la maestra ha annotato che lo svolgimento del programma è stato affrettato per la ristrettezza del tempo. Nella classe prima ha adottato il metodo Marcucci ma l’anno prossimo applicherà il metodo globale.Ha annotato le dimensioni dell’aula, il riscaldamento per mezzo della stufa a legna, pulita una volta la settimana dal bidello, l’arredamento buono, il materiale didattico mancante. L’orario delle lezioni si svolse, quello invernale dalle 8,50 alle 11,50 e dalle 13 alle 16,30 , quello estivo dalle 8,30 alle 11,40 e dalle 14 alle 17,10.  Gli alunni durante l’anno sono stati assistiti con la befana fascista e con la refezione, sono risultati iscritti 20 figli della lupa, 20 balilla e 12 piccole italiane. La maestra ha organizzato 42 massaie rurali e desidera fornire la scuola della radio per la quale l’anno scorso, è stato raccolto lire 394,50. Gli alunni sono stati diligenti e disciplinati e la loro frequenza è stata regolare, eccetto di alcuni bambini ostacolati dalla troppa lontananza Nell’anno scolastico 1941-1942 la maestra Brunacci il 5 ottobre nella cronaca del registro ha annotato l’inaugurazione dell’anno scolastico, il 6 ottobre le iscrizioni risultano al completo ma qualche alunno ancora manca alle lezioni perché impegnato nella vendemmia. Il 12 ottobre la maestra ha ricordato ai bambini della classe terza la scoperta dell’America, il 28 ottobre ha commemorato con gli alunni la marcia su Roma ed il 4 novembre l’anniversario della vittoria italiana. Il 10 novembre la maestra scrive che nel leggere il bollettino di guerra, “con il cuore gonfio di tristezza e di orgoglio, con il pensiero e con la nostra preghiera siamo con i combattenti e con i caduti dell’Africa orientale ove il coraggio e l’ardimento dei nostri fratelli fanno strabiliare il mondo e meritano l’ammirazione del nemico stesso”. L’11 novembre la maestra ha parlato agli alunni del nostro re, che oggi compie 72 anni ed il 5 dicembre ha commemorato la figura del balilla ed il 18 dicembre gli alunni hanno preso parte alla commemorazione della giornata della fede. Il 19 dicembre per ordine del direttore viene chiusa la scuola per epidemia . Il 17 gennaio riapre la scuola e la maestra è preoccupata perché gli alunni hanno dimenticato ciò che avevano appreso. Dal 29 gennaio si registrano molte assenze degli alunni a causa della neve, che finalmente si scioglie con le piogge dall’8 febbraio. Il 10 febbraio la maestra scrive che gli alunni seguono i fatti della guerra, come la caduta di Singapore ma il 20 febbraio di nuovo si registrano le assenze degli alunni per il cattivo tempo e l’influenza.Il 23 marzo la maestra ha commemorato l’anniversario della fondazione dei fasci di combattimento, il 21 aprile la nascita della città di Roma e a maggio gli alunni seguono attentamente i fatti importanti della nostra Patria e si lavora pensando ai nostri soldati”adempiendo il nostro dovere per renderci degni dei loro grandi sacrifici”.  L’8 giugno, la maestra scrive che ha avuto un anno difficile, a causa dell’inverno eccezionale, che ha causato molte assenze e per questo motivo il numero dei rimandati è molto alto. Il 13 giugno scrive “ho terminato il mio lavoro giusto e coscienzioso”, con dispiacere si congeda dai suoi alunni, chiude l’anno scolastico augurandosi di riprendere il nuovo anno scolastico con tranquillità, “cioè con la pace formata sull’orizzonte della nostra Patria”. Nella relazione finale del registro la maestra ha annotato che gli alunni durante l’anno sono stati assistiti dalla refezione scolastica svoltasi da febbraio fino alla chiusura della scuola. l’insegnante desidera istituire l’asilo infantile e scrive che le assenze hanno ostacolato lo svolgimento del programma anche se è riuscita a svolgerlo completamente. il risultato non è stato troppo soddisfacente nella classe prima, soprattutto per l’attuazione del metodo globale, per cui ad un certo punto è dovuta ritornare al metodo normale, cioè a quello del Marcucci  da tanti anni adottato con buoni risultati. Nell’anno scolastico 1943-1944 insegna ancora la maestra Brunacci, la quale il 1 ottobre ha annotato l’inizio dell’anno scolastico e scrive “I piccoli che mi circondavano e che sono nuovamente a me affidati, mi intenerivano”. Dopo l’annotazione delle varie commemorazioni storiche la maestra scrive ilo 24 novembre che anche con il freddo molti alunni, seppur sprovvisti di scarpe, vengono ugualmente a scuola ed anche a dicembre la frequenza è regolare.  Il 15 febbraio si riprendono le lezioni dalle vacanze natalizie ed a marzo la maestra ha annotato il giorno 23 la commemorazione dei fasci di combattimento  e ad aprile altre commemorazioni storiche fasciste e scrive “Gli avvenimenti della lontana terra d’Africa rattrista i nostri cuori, mentre la fiducia di ritornare su quelle terre bagnate dal nostro sangue, rinforza l’anima a sopportare qualsiasi sacrificio pur di raggiungere la vittoria”. Il 13 maggio la maestra apprende dalla radio la chiusura anticipata della scuola e conclude “Mi dispiace perché non posso fare il riepilogo del programma come di consueto. Mi auguro che il prossimo anno scolastico si riapra con serenità nella pace che tutti desideriamo”.Nella relazione finale la maestra ha annotato le dimensioni dell’aula, il riscaldamento per mezzo della stufa a legna, la pulizia ad opera del bidello, l’arredamento discreto ed il materiale mancante, l’orario 9-12 e 13-16 quello invernale e 8,30-11,30 e 13,30-16,30 quello estivo. Si svolse la refezione scolastica per 12 alunni e 6 alunni furono assistiti con libro di lettura e quaderni. La maestra è soddisfatta del suo lavoro, i bambini sono venuti a scuola volentieri e con molto interesse, sono stati diligenti e la frequenza è stata regolare.