Una lettera del Majocchi

Alle volte mi dispiace trovare documenti come questa lettera del Majocchi.
Lettera che sinceramente avrei preferito non pubblicare, ma se non lo facessi, non sarei uno storico imparziale.

GIOVANNI ALESSANDRO MAJOCCHI 
a FRANCESCO CARLINI

 Mantova, 7 agosto 1829
 
Car.mo Sig. Professore,
Primieramente la ringrazio dell’articolo che ha voluto far inserire nella Biblioteca (1) intorno alla Biografia di Brunacci ch’io scrissi, ed intorno ad alcune operette di questo illustre collega e carissimo precettore.
Frammischiato al piacere che ho avuto nel leggere quell’articolo, è stata una risata per una circostanza ch’è d’uopo sia a lei nota.
Al passo dove si dice che particolarmente dal Reverendo Fratello di lui Don Antonio, dottore ecc., io ebbi i materiali per comporre quella biografia, non ho potuto a meno di ridere, perché non è da Antonio ch’io ebbi quei documenti storici, ma bensì dal Sig. Filippo, altro dei fratelli dell’illustre defunto; anzi da quel Reverendo io sentii una lunga Filippica contro suo Fratello il Professor Vincenzo, che a tutta prima credeva di essere stato indiretto non al fratello ma ad un nemico del Prof.re di Pavia.
Ma la mia meraviglia cessò tosto, allorquando lo stesso Reverendo Don Antonio, terminata la Filippica, mi fece sapere che in prova della sua disapprovazione alla condotta del suo fratello Professore, questi alla sua morte ha creduto di non lasciargli neppure un obolo della sostanza non dispregevole che formava lo stato dei suoi averi; cosicché gli eredi furono gli altri due fratelli del defunto e principalmente Filippo.
Ora anche Don Antonio Brunacci, dottore ecc., trovasi da qualche anno nel numero dei trapassati; cosicché non potrà certamente, al leggere di quella citazione del suo nome nella Biblioteca, farle meraviglia.
Filippo però vive tuttora, cosicché se crede potrebbe fare una parola di errata nel prossimo fascicolo.
Mi pregio di essere con tutta la stima
Il suo servo ed amico
Gio Alessandro Majocchi
 
1) Biblioteca Italiana, aprile-giugno 1829, t. LIV, pp 411-416 (nota su Memoria sulla dispensa delle acque, e diverse altre operette del Cavaliere Vincenzo Brunacci, colla biografia del medesimo scritta dall’ingegnere Gio. Alessandro Majocchi, Milano, G. Silvrestri, 1817).
 —

Albero genealogico di Vincenzo Brunacci, che termina con l’avv. Berto, deceduto recentemente, ma la cui moglie Chiara Bisogni è tuttora vivente.
Speriamo di riuscire nel 2018 a ricordare il Prof. Vincenzo con Convegni all’Uni di Pavia ed a Firenze, magari facendogli dedicare una via.

 
 
Brunacci
 
 
 
 
 
 
PIER MARIA
 
 
 
 
 
 
vivente nel 1629
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Capitano Brunacci 
 
 
 
 
 
 
ANTON LORENZO
 
 
 
 
 
 
vivente nel 1677
 
 
 
 
 
 
Maria Caterina Guardini
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
IGNAZIO Brunacci
 
 
 
 
 
 
n. 17.9.1736
 
 
 
 
 
 
Elisabetta Danielli
 
 
 
 
 
 
di Volterra
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Professor
 
Don Brunacci
 
Capitano
 
Avvocato
VINCENZO Brunacci
 
ANTON LORENZO
 
FILIPPO Brunacci
 
CARLO Brunacci
n. il 03.03.1768
 
Cappellano a Corte
 
Commissario generale
 
Fortunata Del Lungo
m. il 14.06.1818
 
dell’Arciduca Leopoldo e
 
di Guerra e Marina
 
 
muore a Pavia
 
del Granduca Ferdinando III
 
e Ragioniere
 
IGNAZIO Brunacci
 
 
Canonico del Duomo
 
in capo dell’I.R.
 
n. 26.10.1825
 
 
 
 
 
 
Giuseppa Pugi
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
ALFREDO Brunacci
 
 
 
 
 
 
 n. 22.2.1855
 
 
 
 
 
 
Ida Bartolommeoni
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
BRUNO Brunacci
 
 
 
 
 
 
n. 5.12.1882
 
 
 
 
 
 
Nella Ronzi
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Avv. BERTO Brunacci
 
 
 
 
 
 
n. 14.6.1927
 
 
 
 
 
 
Bisogni Chiara

L’avv. Berto Brunacci, ultimo discendente dei Brunacci fiorentini del "Granchio" ed ultimo discendente del prof. Vincenzo, ci ha lasciati il 22.10.2008.