Alla ricerca dello stemma perduto

Ieri sono andato a Firenze alla ricerca del titolare di uno stemma "Brunacci" a me sino ad ora sconosciuto.
Questo "presunto" stemma dei Brunacci, composto da due soli, uno in alto ed uno in basso, su sfondo rosso, viene citato nel Tomo 8° dei "Saggi istorici d’antichità toscane" di Lorenzo Cantini, socio colombario, Firenze, 1796, 1800.
Come dicevo, ieri sono andato a Firenze all’istituto Germanico del Max Planck, dove, con risolutezza teutonica, mi è stata gentilmente negata la visione del libro, perchè non ero in possesso di una lettera di presentazione e di un progetto scritto.
Deluso da questa mancanza di elasticità, che non corrisponde assolutamente alla vita reale tedesca dove ho vissuto per ben 14 anni, mi sono recato alla Biblioteca Nazionale, dove ho fatto un errore imperdonabile: ho fatto la ricerca come "Contini" invece di "Cantini", con il risultato che non ho trovato nulla.
Mi sono accorto dell’errore solo quando ero già tornato alla Stazione ferroviaria.
Mi consolo per il mio imperdonabile errore con il piacere di "dover tornare" di nuovo a Firenze, dove spero di tornare il 22 dicembre, il giorno dopo il viaggio che farò a Pisa, dove, appunto la sera del 21, assisterò alla "prima" di un film su Leopardi a Pisa e le sue donne, tra le quali la Contessa Elena Amati Mastiani Brunacci. Regista Roberto Merlino.